Tipologie

Sembra che la parola casòn derivi dal latino casa, ovvero capanna, abitazione di campagna.

In genere il casòn, privo di fondamenta o appena accennate con il pavimento in terra battuta, aveva la parte basale rettangolare suddivisa in stanze adibite alla cucina, alle camere e al ricovero del bestiame, mentre nell'ampio sottotetto fatto di travi in legno e coperto con strame venivano immagazzinati i prodotti della terra. Le varie tipologie di casòni, pur avendo caratteristiche comuni, come gli spazi interni molto ridotti e la povertà dei materiali di costruzione, presentano delle differenze che ci permettono di individuare l’uso al quale erano destinati: agricolo, pesca, caccia, e l’ambiente fisico in cui erano collocati: laguna, pianura, montagna.

Per semplicità, i casòni della pianura veneta sono suddivisi in tre principali tipologie:

  1. Padovana

  2. Veneziana

  3. Trevigiana

 La tipologia padovana è caratterizzata da strutture e ambienti diversi, è un organismo architettonico monocellulare oppure pluricellulare con camino. Le stanze sono divise da cannelle, grisole o arelle, con pavimento in terra battuta o in cotto, tetto con paglia di carisina, il caminetto all'esterno e l'abbaino quadrangolare per l’entrata al sottotetto. Sul colmo del tetto è posta una fila di tegole, copara, per impedire l'entrata dell'acqua piovana. La stalla è attigua alle camere.

 La tipologia veneziana o lagunare è caratterizzata dalla costruzione della capanna su suolo instabile, la barena, a forma rettangolare o ellissoidale con travi di legno in robinia e con il tetto molto spiovente a quattro falde ricoperto da canne palustri posizionate con il gambo in alto e le punte in basso per facilitare lo sgrondo dell’acqua piovana e legate con rami di giunco, le strope. La linea del tetto scende fino a terra oppure si ferma a metri 1,50 circa dal suolo e la sua forma aerodinamica permette di resistere ai forti venti e alle trombe marine. L'interno è formato da un unico vano, è un organismo architettonico monocellulare, con un’unica porta d’ingresso rientrante posta a sottovento, privo di camino con al centro della struttura il focolare a forma quadrata, el fogher.

 La tipologia trevigiana è un organismo architettonico pluricellulare, dove al primo piano ci sono le stanze destinate alla cucina, alle camere da letto e alla stalla, collegate tra loro da un sottoportico centrale, mentre il sottotetto ha funzione di fienile e granaio. Alcuni casòni come quello di Piavon si differenziano per la falda del tetto della facciata principale la quale si prolunga oltre il muro di circa ottanta centimetri con un'apertura chiusa da assi di legno su tutta la fascia longitudinale a guisa di loggia, a cui si accede attraverso una porta con una scala a pioli.